Foto (vedi via Milano A e B), prima e dopo l’abbattimento, di due alberi  dopo la nevicata a Roma  ma probabilmente dovuto ad altre cause, che si trovavano nell’area verde dell’ex Orto Botanico di Roma del 1873-1883 in via Panisperna, oggi sede dell’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (ICRCPAL) del Mibac in via Milano 76 (Rione I, Monti), ex sede dell’Istituto di Patologia del Libro e prima ancora dell’Istituto di Botanica, qui rimasto dopo il trasferimento dell’Orto Botanico nel 1883 a Villa Corsini in via della Lungara.

Le due piante del giardino botanico dell’Istituto, giardino botanico in quanto vi sono ancora diversi esemplari secolari o quasi residuali dai tempi in cui c’era l’Università di Roma al Viminale e notevoli per diversi aspetti (area sottoposta a vincoli ambientali e paesaggistici ope legis), sono o meglio erano:

Ailanthus altissima, esemplare femminile intorno ai 70 anni (contati all’incirca 69 anelli annuali alla base del taglio), impiantato negli anni 1938-39 dal prof.  Alfonso Gallo, fondatore dell’Istituto di Patologia del Libro,  e facente parte di 4 esemplari della stessa specie richiesti all’ENCC per condurre sperimentazioni per la produzione di cellulosa dalle piante ai fini della produzioni di carta per le attività di restauro.

Ginkgo biloba, esemplare femminile intorno ai 90 anni  (circa 89 anelli), impiantato probabilmente come pianta di studio per le esercitazioni dei laboratori dell’Istituto di Botanica, quando già l’Orto Botanico era stato trasferito al Gianicolo.

Data: 13 Marzo 2012.